Dopo una preparazione di 4 mesi, senza lunghi, ieri ho affrontato per la prima volta una maratona in occasione della 28^ Venice Marathon.
E’ il metodo della mia mitica coach ironman Julia Jones. Garantisce la costruzione di un buon motore e ti riesce a portare al traguardo, lasciandoti godere il percorso. Al termine della preparazione (che potete seguire su #runningdiary) abbiamo stimato il mio ipotetico tempo di arrivo tra le 4:30:00 e le 4:45:00.
E invece no, ho chiuso a 5:30:00.
Il cuore ha avuto la meglio sull’ambizione e così dato che l’obiettivo era la medaglia e il mio limite era 21 Km, la testa ha riprogrammato la strategia, decidendo che non era il caso di dare il meglio di me, ma di fare il meglio per me: godermela davvero.
Ho spento l’orologio dopo 5 Km e ho iniziato a chiacchierare con chiunque incontrassi (infatti stamattina ho la voce di Amanda Lear), mantenendo il cuore sereno, ascoltandolo per tutto il tempo, godendomi il percorso stupendo a testa alta, dando il 5 ai bimbi, guardando negli occhi e alzando il pollice a tutti quelli che hanno urlato DAI SIMONA senza neanche conoscermi, fermandomi e camminando per circa 5 minuti ad ogni ristoro per bere tanto e prendere i carboidrati con la forza di dire “grazie” ai volontari, cercando di comprendere cosa vuol dire correre per 42 Km e di memorizzare quante più emozioni e informazioni possibili.
Con calma.
Che ho capito essere davvero una grandissima forza.
Il mio mantra è stato “KEEP CALM CHE NON SEI LA STRANEO”.
Con calma ho domato i dolori al ginocchio e al piede.
Con calma e tantissima testa ho abbattuto i muri dei 25 Km, del 30Km, del 35Km e del 40Km, in un solo giorno.
Con calma ho corso le salite di tutti i 15 ponti.
Con calma ho affrontato il forte vento contro e l’alta umidità.
Con estrema gioia ed endorfine alle stelle sono arrivata alla fine con il sorriso.
Con incontenibile felicità, dopo un super “bruciagrassi da 5:30″, sono salita sulla bilancia stamattina
Ma soprattutto con grande consapevolezza oggi posso dire di essere pronta REALMENTE per preparare la maratona e poter dare il meglio.
La prima maratona è stata un po’ come andare dal mago di Oz.
Come Dorothy il mio unico desiderio era solo tornare a casa, ma senza sapere esattamente come e tutto il percorso non ha fatto altro che mettermi alla prova e in rapporto con l’importanza di testa, cuore e coraggio nell’affrontare le difficoltà.
Per capire solo alla fine che basta SBATTERE I TACCHI per poter finire anche il Passiatore, ad esempio
Secondo me a Frank Baum piaceva correre un po’ come a Murakami.
Ma adesso un pò di ringraziamenti.
- In primis alla mia famiglia che in questi mesi mi ha supportato e sopportato “in ogni tempo, in ogni luogo e in ogni lago”.
- Alla mia grandissima coach Julia Jones, che è una donna eccezionale.
- A forkidsforlife, perché indossare quella maglia mi ha davvero aiutato a superare dei momenti bui, pensando #civuolefegato e dandomi la forza di andare avanti.
- Agli amici runners del mio gruppo con cui ho condiviso la preparazione e a tutti quelli che ho conosciuto durante il percorso, perché sono delle persone stupende, con cui davvero mi sono divertita tanto nonostante la fatica e di cui porterò per sempre le storie nel mio cuore.
- Alle band musicali durante il percorso in particolare a quelli che al mio passaggio hanno suonato Mazinga Zeta, I Nirvana, I REM, I Depeche Mode, i Blur, i Cold Play, “con te partirò” di Andrea Bocelli e la colonna sonora di Rocky 1.
- Al proprietario del furgoncino FIAT bianco, con l’adesivo 21 sul cofano, che (non lo sa, ma) ho seguito in auto per superare banchi pazzeschi di nebbia sulla strada per Stra alle 7 del mattino e mi ha permesso di arrivare in tempo.
- A tutti voi che mi avete seguito e sostenuto tramite i social e il mio blog con cui spero di correre presto insieme.
- Alla città di Venezia e a quel passaggio in San Marco strapiena di gente, che urlava il mio nome che porterò per sempre nel mio cuore.
- E soprattutto a quella grande piccola donna di mia figlia, che è rimasta a casa con tosse e raffreddore e ha seguito tutta la maratona in TV, a cui ho dedicato e regalato questa medaglia per il suo terzo compleanno.
Brava, brava, brava!
Io mi sto allenando per una 21Km, non so se ce la farò mai ma ho deciso di provare e magari poi lo supero pure il limite.
Brava, sei il mio stimolo ormai sappilo!
Certo che ce la farai!
Io tifo per te!
Ti ringrazio di cuore e ti mando un fortissimo abbraccio.
Sei in gambissima!
bravissima! benvenuta nel club
Ma quale club?
Io non sono degna neanche di allacciarti le scarpe
Grazie grandissimo papà!
Fantastica Simona, complimenti non vedo l’ora di assaporare tutte queste emozioni anche io. Grande donna e grande runner. Hai tutta la mia stima!!
Franco SEMPRE INSIEME!
Ti abbraccio forte forte fortissimo!!!
E avanti così!